1) ASPETTI NELLE RELAZIONI UMANE: Il Presidente del Tempio e il Consiglio Amministrativo Vaisnava



Uno dei grandi problemi di ogni individuo e la lotta per la posizione. Le anime condizionate stanno cercando di godere al massimo, e disprezzano chi hanno intorno e invidiano coloro che hanno ciò che considerano dovrebbero avere loro; per di più, anche le grandi anime, che prendono sulle loro spalle la responsabilità della vita degli altri, come un Presidente del Tempio, spesso sono colpite da queste debolezze umane. Questo crea un’atmosfera ostile attorno ad essi. Essi, spesso, non ascoltano i buoni consigli o non danno l’opportunità ad altri membri della comunità di crescere e, come cosa peggiore, spesso nascondono la loro cattiva amministrazione, manipolando tutto con il fine di rendere la propria posizione quasi “infallibile”. Questo crea un sistema di inefficienza che ostacola considerevolmente il progresso della comunità del Tempio. Bene; questo non deve essere così. Srila Prabhupada ci ha dato varie direttrici per creare una comunità di dirigenti dinamici che funzionino in conformità al Guru, Sastra e sadhu.
Menzioniamo alcune di queste direttrici date da Srila Prabhupada:
Egli stabilì il Consiglio Amministrativo Vaisnava  nei primi giorni del suo primo Tempio a New York, quando ancora era presente, per amministrare i problemi del Tempio con il suo presidente, vicepresidente, tesoriere, segretario e altri membri del Consiglio.
Condannò la centralizzazione e volle che ognuno dei suoi discepoli si rendesse individualmente responsabile e capace di eseguire qualsiasi servizio richiesto.
Cercò il consiglio dei suoi discepoli in molte occasioni per risolvere molti problemi. Allo stesso modo, quando un gruppo di devoti sotto la sua guida, rigettava un leader del movimento, esprimendo disaccordo per le azioni dei suddetti leader,  accettò il fatto dando  loro molta credibilità.
Riassumendo, il Consiglio Amministrativo Vaisnava  è di grande importanza per qualsiasi Tempio. Ogni membro della comunità che stia eseguendo servizio devozionale serio da più di tre mesi, anche se vive fuori dai presidi del Tempio, può essere invitato ad assistere alle riunioni settimanali del Consiglio Vaisnava. Il Consiglio Vaisnava deve riunirsi tutte le settimane senza dare importanza alla quantità dei membri disponibili ad assistere. Ogni riunione deve essere documentata dal segretario in un libro degli atti.
I membri di questo CAV devono includere il maggior numero di membri possibili della comunità in ogni riunione di questo foro, per rinvigorire tutto l’aiuto e le decisioni tendenti all’espansione della Coscienza di Krisna. Il Presidente ha diritto di porre il veto in maniera generale, ma non deve disperarsi per esercitarlo. Nel caso che il CAV, per unanimità, non è soddisfatto con i veti esercitati dal Presidente, allora devono essere consultati il Maestro Spirituale o il suo rappresentante, con il fine di ottenere una promettente e felice soluzione. Tutti i devoti hanno lo stesso interesse, cioè proteggere gli interessi delle Divinità e del Maestro Spirituale, pertanto il CAV è interessato, sopratutto, nel rendere felici tutti i devoti della comunità. Le discussioni devono svilupparsi, tra i vaisnava, in una maniera cortese e amichevole, benché ci siano opinioni differenti. Non ci siamo uniti al movimento di Srila Prabhupada per sprecare la nostra preziosa forma umana litigando.
Il CAV è, in realtà, il foro dove si prendono tutte le decisioni del Tempio, per cui è imperativo che gli vengano presentate informazioni reali di ogni tempio e la loro situazione finanziaria. Senza queste informazioni è impossibile pianificare saggiamente. In un Tempio con sei o più devoti, il laksmi non ha bisogno di essere sotto il controllo personale del presidente. Questo non è desiderabile. Il denaro deve essere sempr maneggiato in modo trasparente.
Abbiamo bisogno di una trasmissione trascendentale trasparente tra noi e Krisna. Solo i devoti sinceri possono farlo. Tutti ciò che riguarda l’aspetto finanziario dev’essere completamente chiaro, e con la stessa chiarezza dev’essere presentato al CAV affinché la sfiducia non abbia mai l’opportunità di mostrare la faccia. Non esiste miglior modo di servire la comunità che insegnare ad ognuno ad essere uneccellente leader.
Queste riunioni, a volte, impegnano molto tempo. Non pensare che questo sia una perdita di tempo. Una vea comunità religiosa dipende dall’entusiasmo di ogni membro e dala propria disponibilità di sacrificarsi in favore del bene comune. In una compagnia privata, il successo della produzione dipende dalla buona considerazione che  si ha del leader o del supervisore, affinché possa motivare i subalterni a lavorare conformemente al suo piano. In una comunità spirituale, però, siamo tutti partecipanti volontari; questo rende la cosa difficile. Può essere, però, anche la cosa più attraente. Servizio devozionale per il piacere del Signore, non lavoro remunerato eseguito sotto la minaccia di perdere la propria grtificazione sensoriale.
Dai devoti emergono grandi predicatori e amministratori, ma raramente buoni lavoratori con scarso reddito che si conformano al piano del leader che desidera che producano tanto e non pensino molto. Il CAV è la risposta a tutti questi problemi, e ci somministrerà la sadhu-sanga della quale siamo molto ansiosi. Hari Bol!